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Grazie ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita è possibile ritardare la maternità oltre quanto consentito dalla biologia. Ma fino a che età è possibile farlo? La gravidanza può essere pericolosa dopo i 50 anni? Qui te lo spieghiamo.
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È possibile rimanere incinta dopo i 50 anni?
Sebbene non sia possibile ottenere una gravidanza naturalmente dopo i 50 anni, alcune tecniche di riproduzione assistita ci offrono l’opportunità di ottenerla. Bisogna però tener conto che una gravidanza a quell’età comporta una serie di rischi sia per la madre che per il futuro bambino.
Tuttavia, poiché in CEFER crediamo che i trattamenti debbano essere personalizzati, seguiamo altri criteri per determinare quali pazienti trattare. Piuttosto che utilizzare un limite di età arbitrario, utilizziamo rigidi criteri medici per decidere quali donne trattare.
Grazie alla selezione dei pazienti che svolgiamo, evitiamo di accettare quelli che una gravidanza potrebbe realmente rappresentare per loro un rischio. Pertanto, l’incidenza delle complicanze è simile a quella delle donne sotto i 50 anni. Ad esempio, una donna di 45 anni con determinate caratteristiche mediche (ipertensione, sovrappeso, ecc.) può presentare un rischio maggiore rispetto a una donna di 52 anni in buona salute. In questo caso tratteremmo la paziente di 52 anni e non quella di 45 anni, perché accettiamo di trattarla solo se superano una serie di test che ci assicurano che una gravidanza non sarà pericolosa per la sua salute .
Quali opzioni ci sono per raggiungere questo obiettivo?
A 50 anni non è più possibile rimanere incinta naturalmente o attraverso la fecondazione in vitro (FIVET) utilizzando i propri ovuli. Tuttavia, se i criteri di età o di salute che abbiamo menzionato esistono nelle cliniche sono soddisfatti, è possibile essere madre attraverso la donazione di ovuli o l’adozione di embrioni.
La donazione di ovuli consiste nell’utilizzare gli ovociti di una ragazza giovane e sana per ottenere una gravidanza. Una volta che questi ovuli sono stati fecondati con lo sperma del partner maschile o di un donatore, uno degli embrioni risultanti viene trasferito nella cavità uterina della donna ricevente.
L’adozione di embrioni consiste nel trasferire un embrione donato nell’utero della paziente ricevente. Questi embrioni provengono da altri pazienti che hanno subito trattamenti di riproduzione assistita e non desiderano più avere altri figli.
In entrambi i casi, i donatori devono soddisfare una serie di requisiti per essere ammessi al programma di donazione.
Rischi della gravidanza in età avanzata
Poiché vengono utilizzati ovuli o embrioni donati, il rischio che il feto abbia anomalie cromosomiche è molto basso. Tuttavia, la gravidanza a queste età ha altri rischi associati, come i seguenti:
- Diabete gestazionale
- Ipertensione arteriosa
- Disturbi renali
- Parto prematuro
- Problemi post parto
Infine, bisogna anche tenere conto del fatto che se i trattamenti vengono effettuati su donne anziane, si consiglia di trasferire un singolo embrione, poiché una gravidanza multipla aumenterebbe notevolmente le possibilità di soffrire di una qualsiasi di queste complicazioni.
Cosa ne pensi della regolamentazione dell’età massima per sottoporsi a questi trattamenti?
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