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Pre-diagnosi

1/4 Scegli il tipo di partner che hai

Partner maschile

Compagna femminile

Donna sola

Pre-diagnosi

2/4 Indica l'età di ciascun membro della coppia

Compagna femminile
18 55
18 75

Pre-diagnosi

2/4 Indica l'età di ciascun membro della coppia

Partner maschile
18 55
18 75

Pre-diagnosi

2/4 Indica l'età di ciascun membro della coppia

Donna sola
18 55

Pre-diagnosi

3/4 Scegli uno o più casi che determinano il tuo caso.

Tipo di coppia
Età
cefer-diagnostico-3_4-icono-abortos

Aborti
Ho avuto 2 o più aborti spontanei.

cefer-diagnostico-3_4-icono-enfermedades-hereditarias

Malattie ereditarie
Sono portatore di una malattia o alterazione del cariotipo.

cefer-diagnostico-3_4-icono-insuficiencia-ovarica

Insufficienza ovarica
Ho un’insufficienza ovarica.
Le mie ovaie non funzionano.

cefer-diagnostico-3_4-icono-insuficiencia-tubarica

Tubarico
Ho i tubi bloccati.

cefer-diagnostico-3_4-icono-no-lo-se

Non so/Nessuna delle precedenti

Pre-diagnosi

3/4 Scegli uno o più casi che determinano il tuo caso.

Tipo di coppia
Età
cefer-diagnostico-3_4-icono-enfermedades-hereditarias

Malattie ereditarie
Sono portatore di una malattia o alterazione del cariotipo.

cefer-diagnostico-3_4-icono-azoospermia

Azoospermia
Non hai eiaculato sperma o hai subito una vasectomia.

cefer-diagnostico-3_4-icono-infecciosa

Contagioso
Sono positivo all’HIV, all’epatite B o all’epatite C.

cefer-diagnostico-3_4-icono-semen-bajo

Sperma basso
Sperma di bassa qualità.

cefer-diagnostico-3_4-icono-no-lo-se

Non so/Nessuna delle precedenti

Pre-diagnosi

4/4 Le tue opzioni di trattamento

Tipo di coppia
Età

FIVET

fecondazione in vitro

FIVET+PGT

Fecondazione in vitro
+
Diagnosi genetica preimpianto

FIVET + LAVAGGIO

Fecondazione in vitro
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)

FIVET+LAVAGGIO+PGT

Fecondazione in vitro
+
Lavaggio seminale (HIV, HCV)
+
Diagnosi genetica preimpianto

FIV+SD

Fecondazione in vitro
+
Seme donato

FIVET+SD+PGT

Fecondazione in vitro
+
Seme donato
+
Diagnosi genetica preimpianto

FIVET+TESE

Fecondazione in vitro
+
Estrazione di spermatozoi testicolari

FIVET+TESE+PGT

Fecondazione in vitro
+
Estrazione di spermatozoi testicolari
+
Diagnosi genetica preimpianto

FIVET+TESE+LAVAGGIO

Fecondazione in vitro
+
Estrazione di spermatozoi testicolari
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)

FIVET+TESE+LAVAGGIO+PGT

Fecondazione in vitro
+
Estrazione di spermatozoi testicolari
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)
+
Diagnosi genetica preimpianto

IAC

Inseminazione Artificiale Coniugale

IAD

Inseminazione artificiale con seme di donatore. Eterologa

RED

Ricezione di embrioni donati

ROD

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione

ROD+PGT

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione
+
Diagnosi genetica preimpianto

ROD+LAVAGGIO

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)

ROD+LAVAGGIO+PGT

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione.
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)
+
Diagnosi genetica preimpianto

ROD+SD

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione.
+
Seme donato

ROD+TESE

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione.
+
Estrazione di spermatozoi testicolari

ROD+TESE+PGT

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione.
+
Extracción de espermatozoides de testículo
+
Diagnóstico genético preimplantacional

ROD+TESE+LAVAGGIO

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione.
+
Estrazione di spermatozoi testicolari
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)

ROD+TESE+LAVAGGIO+PGT

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione.
+
Estrazione di spermatozoi testicolari
+
Lavaggio del seme (HIV, HCV)
+
Diagnosi genetica preimpianto

Metodo ROPA

Ricezione di uova dalla coppia

Errore: lo sperma non può essere basso e allo stesso tempo non ci sono spermatozoi. Scegli solo una delle due opzioni

FIVET

Fecondazione in vitro ed embryo transfer

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati. Dall’età di 38 anni c’è anche un rischio maggiore di avere alterazioni cromosomiche negli embrioni e una PGT (Diagnosi genetica preimpianto) potrebbe essere un’opzione per aumentare le possibilità di gravidanza e ridurre il tasso di aborto.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

FIV+PGT

Fecondazione in vitro e diagnosi genetica preimpianto

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati. Dall’età di 38 anni c’è anche un rischio maggiore di avere alterazioni cromosomiche negli embrioni e una PGD (Diagnosi genetica preimpianto) potrebbe essere un’opzione per aumentare le possibilità di gravidanza e ridurre il tasso di aborto.

Il PGT (test genetico preimpianto) consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. Consiste nell’estrarre una o più cellule dall’embrione prima di impiantarlo. Queste cellule vengono studiate geneticamente e solo gli embrioni sani vengono selezionati per il trasferimento o il congelamento.

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio, estrarre una cellula da ciascun embrione e analizzarla geneticamente. Trasferiremo nell’utero solo embrioni normali

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Biopsia embrionale e analisi genetica: diverse cellule vengono estratte da ciascun embrione per l’analisi genetica. Una volta ottenuto il risultato, selezioniamo solo gli embrioni sani da trasferire o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

FIVET+LAVVGIO

Fecondazione in vitro e lavaggio del seme

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET)

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

FIV+LAVVGIO+PGT

Fecondazione in vitro, lavaggio seminale e diagnosi genetica preimpianto

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET)

Diagnosi genetica preimpianto

PGT ​o diagnosi genetica preimpianto consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. La preselezione degli embrioni richiede di averli al di fuori del corpo della donna e quindi di eseguire la fecondazione in vitro (FIVET).

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

FIVET+SD

Fecondazione in vitro con sperma di donatore

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

Il donatore di seme presso il nostro centro è uno studente universitario che vede gli annunci che pubblichiamo nelle facoltà ed è interessato. Dopo averti informato di come funziona la donazione, se desideri continuare, facciamo un’anamnesi, un esame fisico e vengono eseguiti studi seminali sia dal punto di vista delle infezioni che della fertilità. Effettuiamo anche esami del sangue per malattie infettive come l’AIDS, l’epatite B e C e la sifilide. Accettiamo circa il 13% e quindi rifiutiamo l’87%. Motivo del rifiuto è solo il semplice dubbio riguardante una qualsiasi storia familiare o personale. Rifiutiamo i donatori a causa della miopia. I dati presi in considerazione per l’assegnazione di un donatore sono razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi, oltre al fatto che il gruppo sanguigno sia compatibile con quello della coppia.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, scongelamo il seme del banco prescelto compatibilmente con le sue caratteristiche fisiche. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

FIV+SD+PGT

Fecondazione in vitro, sperma di donatore e diagnosi genetica preimpianto

Diagnosi genetica preimpianto

PGT ​​o diagnosi genetica preimpianto consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. La preselezione degli embrioni richiede di averli al di fuori del corpo della donna e quindi di eseguire la fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET).

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: Lo stesso giorno dell’estrazione degli ovuli, scongelamo il seme del banco prescelto compatibile con le sue caratteristiche fisiche. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

Il donatore di seme presso il nostro centro è uno studente universitario che vede gli annunci che pubblichiamo nelle facoltà ed è interessato. Dopo averti informato di come funziona la donazione, se desideri continuare, facciamo un’anamnesi, un esame fisico e vengono eseguiti studi seminali sia dal punto di vista delle infezioni che della fertilità. Effettuiamo anche esami del sangue per malattie infettive come l’AIDS, l’epatite B e C e la sifilide. Accettiamo circa il 13% e quindi rifiutiamo l’87%. Motivo del rifiuto è solo il semplice dubbio riguardante una qualsiasi storia familiare o personale. Rifiutiamo i donatori a causa della miopia. I dati presi in considerazione per l’assegnazione di un donatore sono razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi, oltre al fatto che il gruppo sanguigno sia compatibile con quello della coppia.

FIVET+TESE

Fecondazione in vitro ed estrazione dello sperma testicolare

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

FIV+TESE+PGT

Fecondazione in vitro, estrazione di spermatozoi testicolari e diagnosi genetica preimpianto

Diagnosi genetica preimpianto

Il PGT (test genetico preimpianto) consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. Consiste nell’estrarre una o più cellule dall’embrione prima di impiantarlo. Queste cellule vengono studiate geneticamente e solo gli embrioni sani vengono selezionati per il trasferimento o il congelamento.

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

FIVET+TESE+LAVAGGIO

Fecondazione in vitro, estrazione dello sperma testicolare e lavaggio del seme

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro (FIVET)

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

FIV+TESE+LAVVGIO+PGT

Fecondazione in vitro, estrazione di spermatozoi testicolari, lavaggio del seme e diagnosi genetica preimpianto

Diagnosi genetica preimpianto

La PGT o diagnosi genetica preimpianto permette di selezionare embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. La preselezione degli embrioni richiede di averli al di fuori del corpo della donna e quindi di eseguire la fecondazione in vitro (FIV).

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro (FIVET)

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

IA-IU C

Inseminazione Artificiale Intrauterina Coniugale

L’inseminazione artificiale con il seme del partner o del coniuge è una delle tecniche di riproduzione assistita più semplici. Non è richiesto alcun ricovero ospedaliero o anestesia. È una tecnica indicata nelle donne di età inferiore ai 38 anni. È necessario verificare che i tubi siano permeabili per garantirne l’efficacia. Viene eseguito in tre fasi:

  1. Stimolazione: Le ovaie vengono stimolate per controllare in ogni momento il giorno dell’ovulazione. Questa fase dura circa 10-12 giorni.
  2. Preparazione del campione di seme: Nel giorno in cui il ginecologo programma l’inseminazione, l’uomo deve consegnare il campione di seme con un periodo di astinenza sessuale da 3 a 7 giorni. Il laboratorio isola gli spermatozoi mobili e li prepara in una cannula pronti per l’inseminazione. Questo processo dura 2 ore.
  3. Inseminazione: la cannula di inseminazione viene inserita nell’utero e gli spermatozoi mobili vengono depositati. Questo processo richiede 15 minuti, non è doloroso e non richiede anestesia.

IAD

Inseminazione artificiale con seme di donatore

L’inseminazione artificiale con seme di donatore è una delle tecniche di riproduzione assistita più semplici. Non è richiesto alcun ricovero ospedaliero o anestesia. È una tecnica indicata nelle donne di età inferiore ai 38 anni. È necessario verificare che i tubi siano permeabili per garantirne l’efficacia. Viene eseguito in tre fasi:

  1. Stimolazione: Le ovaie vengono stimolate per controllare in ogni momento il giorno dell’ovulazione. Questa fase dura circa 10-12 giorni.
  2. Preparazione del campione di seme: Il giorno in cui il ginecologo programma l’inseminazione, il campione di seme della banca selezionato appositamente per te. Il laboratorio isola gli spermatozoi mobili e li prepara in una cannula pronti per l’inseminazione. Questo processo dura 2 ore.
  3. Inseminazione: la cannula di inseminazione viene inserita nell’utero e gli spermatozoi mobili vengono depositati. Questo processo richiede 15 minuti, non è doloroso e non richiede anestesia.
Come viene selezionato il donatore di seme?
Il donatore di sperma presso il nostro centro è uno studente universitario che vede gli annunci che pubblichiamo nei college ed è interessato. Dopo averti informato di come funziona la donazione, se desideri continuare, facciamo un’anamnesi, un esame fisico e vengono eseguiti studi seminali sia dal punto di vista delle infezioni che della fertilità. Effettuiamo anche esami del sangue per malattie infettive come l’AIDS, l’epatite B e C e la sifilide. Accettiamo circa il 13% e quindi rifiutiamo l’87%. Motivo del rifiuto è solo il semplice dubbio riguardante una qualsiasi storia familiare o personale. Rifiutiamo i donatori a causa della miopia. I dati presi in considerazione per l’assegnazione di un donatore sono razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi, oltre al fatto che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

RED

Ricezione di embrioni donati

RED, noto anche come adozione di embrioni, è indicato nei pazienti in cui entrambi i gameti (seme e ovuli) sono alterati o non funzionanti. È anche indicato in pazienti in cui altre tecniche di riproduzione assistita hanno fallito. Ne possono beneficiare anche le coppie o le donne in lista d’attesa per l’adozione di bambini.

A- Adozione di embrioni. Embrioni di pazienti: sono embrioni di coppie che si sono sottoposte a fecondazione in vitro e hanno già visto avverarsi il desiderio di avere figli. Chiamiamo questa tecnica RED (ricezione di embrioni donati). Tutti gli embrioni provengono da donne di età inferiore ai 35 anni.

B- Doppia donazione. Embrioni costituiti da ovuli di donatori e sperma di banca. Chiamiamo questa tecnica ROD+SB (ricezione di ovociti donati e sperma di banca)

L’opzione A sarà possibile se avremo embrioni di coppie con caratteristiche simili. Gli embrioni in questo caso sono sempre congelati e in numero sufficiente per un trasferimento. Il grande vantaggio è che sono embrioni di provata fertilità, cioè provengono da una coppia che ha già avuto una gravidanza.

In questa sezione si fa riferimento all’opzione A, la tecnica RED

ROD

Ricezione di ovociti donati. Ovodonazione

È una fecondazione in vitro con ovociti di una donatrice e sperma del marito. È anche noto come donazione di ovociti.

La donazione di ovociti ci permette di offrire un’alternativa terapeutica in quei casi in cui il problema risiede nell’ovulazione insufficiente, di scarsa qualità o assente. La fecondazione in vitro con ovociti donati è la tecnica che presenta i migliori risultati, data l’elevata qualità degli ovociti donati che provengono da donne con un’età media di 22 anni. Questo è importante perché con l’età è più difficile concepire e l’incidenza di aborti spontanei e malformazioni è maggiore.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio preliminare: Viene effettuato uno studio preliminare per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio:La ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale per via orale o cerotti da preparare l’endometrio per ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione della ricevente, viene assegnata una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice : finita la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione:consiste nel fecondare gli ovociti in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura di embrioni:gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. Durante questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: il Il L’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo possono tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: a due settimane dal trasferimento viene eseguito un test chiamato beta -HCG per verificare il buon esito della procedura.

Nel nostro centro di fertilità, riceviamo permanentemente donatrici che vengono sottoposti ad anamnesi, esame, ecografia e analisi del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al sangue gruppo e cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatori che riceviamo, non abbiamo una lista di attesa quindi possiamo inizia il mese che vuoi I donatrici non sono pazienti ma volontari universitari. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per garantire che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere eseguito in un ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in un ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

ROD+PGT

Ricezione di ovociti donati e diagnosi genetica preimpianto

Diagnosi genetica preimpianto

Il PGT (test genetico preimpianto) consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. Consiste nell’estrarre una o più cellule dall’embrione prima di impiantarlo. Queste cellule vengono studiate geneticamente e solo gli embrioni sani vengono selezionati per il trasferimento o il congelamento.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio preliminare: Viene effettuato uno studio preliminare per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio:La ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale per via orale o cerotti da preparare l’endometrio per ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione della ricevente, viene assegnata una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice : finita la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione:consiste nel fecondare gli ovociti in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura di embrioni:gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. Durante questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: il Il L’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo possono tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: a due settimane dal trasferimento viene eseguito un test chiamato beta-HCG per verificare il buon esito della procedura.

Nel nostro centro di fertilità riceviamo stabilmente donatrici che vengono sottoposte ad anamnesi, visita, ecografia ed esami del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al gruppo sanguigno e al cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatrici che riceviamo, non abbiamo una lista d’attesa, quindi possiamo iniziare ogni mese che vuoi.Le donatrici non sono pazienti ma volontarie universitarie. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per assicurarsi che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in un ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in un ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

ROD+LAVVAGIO

Ricezione di ovociti donati e lavaggio del seme

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET)

La donazione di ovociti ci permette di offrire un’alternativa terapeutica in quei casi in cui il problema risiede nell’ovulazione insufficiente, di scarsa qualità o assente. La fecondazione in vitro con ovociti donati è la tecnica che presenta i migliori risultati, data l’elevata qualità degli ovociti donati che provengono da donne con un’età media di 22 anni. Questo è importante perché con l’età è più difficile concepire e l’incidenza di aborti spontanei e malformazioni è maggiore.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio preliminare: Viene effettuato uno studio preliminare per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio:La ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale per via orale o cerotti da preparare l’endometrio per ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione della ricevente, viene assegnata una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice : finita la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione:consiste nel fecondare gli ovociti in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura di embrioni:gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. Durante questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: il Il L’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo possono tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: a due settimane dal trasferimento viene eseguito un test chiamato beta-HCG per verificare il buon esito della procedura.

Nel nostro centro di fertilità riceviamo stabilmente donatrici che vengono sottoposte ad anamnesi, visita, ecografia ed esami del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al gruppo sanguigno e al cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatrici che riceviamo, non abbiamo una lista d’attesa, quindi possiamo iniziare ogni mese che vuoi.Le donatrici non sono pazienti ma volontarie universitarie. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per assicurarsi che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette oggi di offrirvi la massima sicurezza possibile, solo effettuando un prelievo di sangue, analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

ROD+LAVVAGIO+PGT

Ricezione di ovociti donati, lavaggio del seme e diagnosi genetica preimpianto

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro con trasferimento dell’embrione (FIVET)

Diagnosi genetica preimpianto

Il PGT (test genetico preimpianto) consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. Consiste nell’estrarre una o più cellule dall’embrione prima di impiantarlo. Queste cellule vengono studiate geneticamente e solo gli embrioni sani vengono selezionati per il trasferimento o il congelamento.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio preliminare: Viene effettuato uno studio preliminare per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio:La ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale per via orale o cerotti da preparare l’endometrio per ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione della ricevente, viene assegnata una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice : finita la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione:consiste nel fecondare gli ovociti in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura di embrioni:gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. Durante questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: il Il L’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo possono tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: a due settimane dal trasferimento viene eseguito un test chiamato beta-HCG per verificare il buon esito della procedura.

Nel nostro centro di fertilità riceviamo stabilmente donatrici che vengono sottoposte ad anamnesi, visita, ecografia ed esami del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al gruppo sanguigno e al cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatrici che riceviamo, non abbiamo una lista d’attesa, quindi possiamo iniziare ogni mese che desideri. I donatrici non sono pazienti ma volontari universitari. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per assicurarsi che sia stato somministrato correttamente

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in un ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in un ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI), cova assistita, (tecnica con la quale si migliorano i risultati praticando un foro nella zona pellucida che facilita l’uscita della stessa e il suo successivo impianto). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatrice-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

ROD+SD

Ricezione di ovociti donati e sperma di donatore

n caso di doppia donazione abbiamo due possibilità:

A. Adozione di embrioni: o ricezione di embrioni donati (RED). Questi embrioni provengono da pazienti che sono già rimaste incinte e donano i loro embrioni.
B. ROD+SD: ricezione di ovociti donati con banca di sperma. Per questa opzione, tutti gli ovociti di una donatrice vengono assegnati e fecondati con lo sperma di una donatrice. Con questa opzione, a differenza della precedente, garantiamo che gli embrioni congelati rimangano per un secondo tentativo.
In questa sezione parleremo dell’opzione B. L’ovodonazione ci permette di offrire un’alternativa terapeutica nei casi in cui il problema risiede nell’ovulazione insufficiente, di scarsa qualità o inesistente. La fecondazione in vitro con ovociti donati è la tecnica che presenta i migliori risultati, data l’elevata qualità degli ovociti donati che provengono da donne con un’età media di 22 anni. Questo è importante perché con l’età è più difficile concepire e l’incidenza di aborti spontanei e malformazioni è maggiore.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio precedente: viene eseguito uno studio precedente per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio: la ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale orale o cerotti per preparare l’endometrio a ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione del ricevente, viene assegnato una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si procede all’estrazione dei fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

Nel nostro centro di fertilità riceviamo stabilmente donatrici che vengono sottoposte ad anamnesi, visita, ecografia ed esami del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al gruppo sanguigno e al cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatori che riceviamo, non abbiamo una lista d’attesa, quindi possiamo iniziare ogni mese che desideri. I donatori non sono pazienti ma volontari universitari. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per assicurarsi che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI), cova assistita, (tecnica con la quale si migliorano i risultati praticando un foro nella zona pellucida che facilita l’uscita della stessa e il suo successivo impianto). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

ROD+TESE

Ricezione di ovociti donati ed estrazione di spermatozoi testicolari

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari).

La donazione di ovociti ci permette di offrire un’alternativa terapeutica in quei casi in cui il problema risiede nell’ovulazione insufficiente, di scarsa qualità o assente. La fecondazione in vitro con ovociti donati è la tecnica che presenta i migliori risultati, data l’elevata qualità degli ovociti donati che provengono da donne con un’età media di 22 anni. Questo è importante perché con l’età è più difficile concepire e l’incidenza di aborti spontanei e malformazioni è maggiore.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio preliminare: Viene effettuato uno studio preliminare per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio:La ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale per via orale o cerotti da preparare l’endometrio per ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione della ricevente, viene assegnata una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice : finita la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione:consiste nel fecondare gli ovociti in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura di embrioni:gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. Durante questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: il Il L’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo possono tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: a due settimane dal trasferimento viene eseguito un test chiamato beta-HCG per verificare il buon esito della procedura.

Nel nostro centro di fertilità riceviamo stabilmente donatrici che vengono sottoposte ad anamnesi, visita, ecografia ed esami del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al gruppo sanguigno e al cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatorice che riceviamo, non abbiamo una lista d’attesa, quindi possiamo iniziare ogni mese che desideri. I donatrici non sono pazienti ma volontari universitari. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per assicurarsi che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in un ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in un ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI), cova assistita, (tecnica con la quale si migliorano i risultati praticando un foro nella zona pellucida che facilita l’uscita della stessa e il suo successivo impianto). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

FIV+TESE+PGT

Fecondazione in vitro, estrazione di spermatozoi testicolari e diagnosi genetica preimpianto

Diagnosi genetica preimpianto

Il PGT (test genetico preimpianto) consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. Consiste nell’estrarre una o più cellule dall’embrione prima di impiantarlo. Queste cellule vengono studiate geneticamente e solo gli embrioni sani vengono selezionati per il trasferimento o il congelamento.

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

La fecondazione in vitro consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio e successivamente trasferire gli embrioni formati nell’utero.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, l’uomo deve consegnare un campione seminale che verrà processato dal laboratorio. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  6. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  7. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

La fertilità nelle donne diminuisce dopo i 35 anni. Questa età è indicativa, in quanto varia a seconda dei casi. Con l’età è più difficile concepire, c’è un maggior rischio di aborto spontaneo e sindrome di Down. Ogni giorno verifichiamo l’importanza del fattore età per stabilire la prognosi e il suo valore per mettere a fuoco ogni caso. Dall’età di 38 anni sconsigliamo l’inseminazione artificiale e raccomandiamo una tecnica più efficace come la fecondazione in vitro. La fecondazione in vitro, con il 45-50% di gravidanze per tentativo, triplica l’efficacia dell’inseminazione artificiale, anche se la percentuale di successo varia a seconda dell’età e della risposta ovarica della donna. Se non ci sono possibilità di ottenere uova mature, quali alternative ci sono? l’adozione o l’uso di ovociti donati.

ROD+TESE+LAVADO

Ricezione di ovociti donati, Estrazione di spermatozoi testicolari e Lavaggio del seme

TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna.

La donazione di ovociti ci permette di offrire un’alternativa terapeutica in quei casi in cui il problema risiede nell’ovulazione insufficiente, di scarsa qualità o assente. La fecondazione in vitro con ovociti donati è la tecnica che presenta i migliori risultati, data l’elevata qualità degli ovociti donati che provengono da donne con un’età media di 22 anni. Questo è importante perché con l’età è più difficile concepire e l’incidenza di aborti spontanei e malformazioni è maggiore.

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio preliminare: Viene effettuato uno studio preliminare per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio:La ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale per via orale o cerotti da preparare l’endometrio per ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione della ricevente, viene assegnata una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice : finita la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione:consiste nel fecondare gli ovociti in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura di embrioni:gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. Durante questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. Trasferimento di embrioni: il Il L’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo possono tornare a casa.
  8. Test di gravidanza: a due settimane dal trasferimento viene eseguito un test chiamato beta-HCG per verificare il buon esito della procedura.

Nel nostro centro di fertilità, riceviamo permanentemente donatrici che vengono sottoposti ad anamnesi, esame, ecografia e analisi del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al sangue gruppo e cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatrici che riceviamo, non abbiamo una lista di attesa quindi possiamo inizia il mese che vuoi I donatori non sono pazienti ma volontari universitari. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per garantire che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in un ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in un ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI), cova assistita, (tecnica con la quale si migliorano i risultati praticando un foro nella zona pellucida che facilita l’uscita della stessa e il suo successivo impianto). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

ROD+TESE+LAVAGGIO+PGT

Ricezione di ovociti donati, Estrazione di spermatozoi testicolari, Lavaggio del seme e Diagnosi genetica preimpianto

Diagnosi genetica preimpianto
Il PGT (test genetico preimpianto) consente la selezione di embrioni privi di alterazioni genetiche. Con questo studio si riduce drasticamente il tasso di aborti e/o malformazioni. Consiste nell’estrarre una o più cellule dall’embrione prima di impiantarlo. Queste cellule vengono studiate geneticamente e solo gli embrioni sani vengono selezionati per il trasferimento o il congelamento.
TESE

Nel caso in cui non ci siano spermatozoi nell’eiaculato, dobbiamo recuperarli dal testicolo. Questa tecnica è nota come TESE (Testicular Sperm Extraction, o estrazione di spermatozoi testicolari). Dobbiamo eseguire la fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI). Consiste nell’introduzione di uno spermatozoo mobile e normale in ogni uovo maturo.

Lavaggio seminale (HIV)

Quando c’è una malattia infettiva che colpisce lo sperma, dobbiamo eseguire un lavaggio speciale per eliminare il microrganismo dallo sperma e assicurarci di non infettare la donna. Per questo dobbiamo fare una fecondazione in vitro (FIVET)

Il processo si svolge in più fasi:

  1. Studio precedente: viene eseguito uno studio precedente per escludere patologie che impediscono o controindicano la tecnica. In questa fase l’uomo lascia un campione di seme congelato per poterlo utilizzare il giorno della fecondazione.
  2. Preparazione dell’endometrio: la ricevente viene sottoposta a trattamento ormonale orale o cerotti per preparare l’endometrio a ricevere gli embrioni
  3. Assegnazione della donatrice: una volta iniziata la preparazione del ricevente, viene assegnato una donatrice compatibile.
  4. Estrazione degli ovuli della donatrice: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si procede all’estrazione dei fluidi follicolari. Garantiamo 6 ovuli validi.
  5. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Quando abbiamo gli ovociti maturi, scongeliamo il campione di seme e procediamo alla fecondazione. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  6. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.
  7. PGT: il quinto giorno, viene eseguita e analizzata una biopsia embrionale per selezionare embrioni sani
  8. Trasferimento di embrioni: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  9. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

Nel nostro centro di fertilità riceviamo stabilmente donatrici che vengono sottoposte ad anamnesi, visita, ecografia ed esami del sangue per escludere HIV, epatite B e C, sifilide, emofilia, talassemia, ecc., oltre al gruppo sanguigno e al cariotipo.
Accettiamo solo il 20% dei candidati poiché al minimo dubbio vengono respinti.
A causa della continua selezione di donatrici che riceviamo, non abbiamo una lista d’attesa, quindi possiamo iniziare ogni mese che desideri. I donatrici non sono pazienti ma volontari universitari. Devono venire tutti i giorni a ricevere il farmaco per assicurarsi che sia stato somministrato correttamente.

Assegniamo una donatrice per ogni ricevente e può essere fatto in un ciclo sincronizzato (con embrioni freschi) o in un ciclo non sincronizzato (embrioni congelati). Questo tiene conto di razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi e che il gruppo sanguigno è compatibile con quello della coppia.

In un processo ROD sono comprese: ricerca, studio e selezione della donatrice compatibile (stesse caratteristiche della donna ricevente), medicazione della donatrice, follow-up e controllo della stimolazione della donatrice, preparazione della donna ricevente, sedazione della donatrice ed estrazione degli ovuli, fecondazione in vitro con microiniezione (ICSI), cova assistita, (tecnica con la quale si migliorano i risultati praticando un foro nella zona pellucida che facilita l’uscita della stessa e il suo successivo impianto). Selezione dell’embrione e trasferimento eco-guidato, è incluso anche il risarcimento alla donatrice per gli oltre 20 viaggi al centro in modo da poter somministrare il trattamento alla donatrice, il disagio della puntura, ecc.

Vuoi la massima sicurezza? Il nuovo test genetico ci permette di offrirvi la massima sicurezza possibile oggi, solo donando un campione di sangue analizziamo il DNA e incrociamo i profili genetici donatore-ricevente per evitare le oltre 310 malattie studiate.

METODO DI ROPA

Ricezione di uova dalla coppia

Dal 2005, la legge in Spagna equipara i diritti delle coppie omosessuali a quelli degli eterosessuali in termini di matrimonio e degli effetti giuridici che comporta. Ciò consente a una donna di contribuire con le sue uova e all’altra di portare a termine la gravidanza. In questo modo è possibile una maternità condivisa.

Per eseguire il Metodo ROPA, pubblicato per la prima volta al mondo dall’Istituto CEFER, è necessario sottoporsi alla fecondazione in vitro (FIV). La differenza rispetto a una fecondazione in vitro classica è che gli ovuli vengono estratti da una delle donne e gli embrioni fecondati con seme di banca vengono trasferiti alla coppia.

Il Metodo ROPA consiste nell’estrarre gli ovuli della donna, fecondarli in laboratorio con lo sperma della banca e successivamente trasferire gli embrioni formatisi nell’utero della sua compagna.

Questa tecnica di riproduzione assistita si compone di diverse fasi:

Donna che fornisce gli ovuli:

  1. Stimolazione dell’ovulazione: la fecondazione in vitro-ICSI richiede la stimolazione ovarica per recuperare diversi ovuli e avere maggiori possibilità di successo. Questa fase dura circa 10-12 giorni, durante i quali devono essere eseguiti 3 o 4 controlli ecografici e ormonali per aggiustare la dose in base alla risposta ottenuta. In questa fase nelle ovaie crescono i follicoli. Ogni follicolo contiene un uovo che galleggia nel cosiddetto fluido follicolare.
  2. Estrazione degli ovuli: terminata la stimolazione e quando il ginecologo ritiene che i follicoli siano maturi, si estraggono i fluidi follicolari. I fluidi vengono aspirati mediante ecografia vaginale. Questo processo viene eseguito sotto sedazione, richiede il digiuno e dura circa 10-15 minuti. Non necessita di ricovero successivo, nello stesso giorno si può rientrare a casa.
  3. Preparazione del campione seminale: il giorno stesso dell’estrazione degli ovuli, scongelamo il seme del banco prescelto compatibilmente con le sue caratteristiche fisiche. Gli spermatozoi con migliore mobilità vengono recuperati.
  4. Fecondazione: consiste nel fecondare gli ovuli in laboratorio con il seme preparato. Presso il nostro centro eseguiamo sempre la variante con microiniezione (ICSI) di uno spermatozoo mobile e normale in ogni ovulo maturo, per garantire una maggiore percentuale di fecondazione. Con questa tecnica, il numero di spermatozoi e la loro mobilità diventano un fattore secondario.
  5. Coltura embrionale: gli embrioni vengono coltivati ​​in vitro per 3 o 5 giorni a seconda dell’indicazione. In questa fase vengono monitorati gli aspetti morfologici e dinamici (ritmo di divisione cellulare) che ci permettono di selezionare i migliori embrioni da trasferire e/o congelare.

Donna che riceve gli embrioni:

  1. Preparazione dell’endometrio: mediante farmaci orali o cerotti, viene preparato l’endometrio della donna ricevente.
  2. Trasferimento degli embrioni alla coppia: l’embriologo carica gli embrioni selezionati in una cannula e li trasferisce nell’utero con l’aiuto di un’ecografia addominale per controllare il sito di posizionamento. Per il trasferimento non è necessario venire a digiuno. Dura circa 5-10 minuti e dopo 30 minuti di riposo si può tornare a casa.
  3. Test di gravidanza: due settimane dopo il trasferimento, viene eseguita un’analisi chiamata beta-HCG per verificare il successo della procedura.

Il donatore di seme presso il nostro centro è uno studente universitario che vede gli annunci che pubblichiamo nelle facoltà ed è interessato. Dopo averti informato di come funziona la donazione, se desideri continuare, facciamo un’anamnesi, un esame fisico e vengono eseguiti studi seminali sia dal punto di vista delle infezioni che della fertilità. Effettuiamo anche esami del sangue per malattie infettive come l’AIDS, l’epatite B e C e la sifilide. Accettiamo circa il 13% e quindi rifiutiamo l’87%. Motivo del rifiuto è solo il semplice dubbio riguardante una qualsiasi storia familiare o personale. Rifiutiamo i donatori a causa della miopia. I dati presi in considerazione per l’assegnazione di un donatore sono razza, peso, altezza, colore dei capelli e degli occhi, oltre al fatto che il gruppo sanguigno sia compatibile con quello della coppia.

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